Segnaletica di sicurezza: il nuovo regolamento CLP

La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un giusto segnale trasmette immediatamente un messaggio che da indicazioni in merito a divieti, obblighi di comportamento, pericoli, informazioni.
Il Titolo V del D.L.vo 81/08 stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro (All.XXV: dimensioni, resistenza, proprietà colorimetriche e fotometriche, ecc.).
Per le condizioni di impiego la segnaletica deve essere posta ad una altezza e posizione appropriata e deve essere immediatamente comprensibile:

  • Rischio generico: segnaletica posta all' ingresso zona interessata;
  • Rischio specifico: segnaletica posta nelle immediate vicinanze del rischio che si deve segnalare.

Cartelli di divieto
I cartelli di divieto hanno forma rotonda, bordo e banda rossi, pittogramma nero. Segnalano arresto, divieto, presenza di materiale antincendi. Ecco di seguito alcuni esempi:

Cartelli di avvertimento
I cartelli di avvertimento hanno forma triangolare, bordo nero e fondo giallo, pittogramma nero. Ecco di seguito alcuni esempi:

Cartelli di prescrizione

I cartelli di salvataggio hanno forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo azzurro. Ecco di seguito alcuni esempi:

Cartelli di salvataggio

I cartelli di salvataggio hanno forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo verde. Ecco di seguito alcuni esempi:

Cartelli per le attrezzature antincendio 
I cartelli per le attrezzature antincendio hanno forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo rosso. Ecco di seguito alcuni esempi:

Segnaletica relativa al rischio chimico

La segnaletica con cartelli di avvertimento, secondo l’Allegato XXV del D. Lgs. 81/2008, non sempre risulta essere corrispondente ai nuovi pittogrammi introdotti dal Regolamento CLP.
Il simbolo “!” nell’All. XXV del D.L.vo 81/08 indica “obbligo generico”, nel CLP invece “pericoli per la salute”.
Dal 1/6/2015 la segnaletica di sicurezza va adeguata in azienda in base ai nuovi pittogrammi introdotti dal Regolamento CLP come previsto nell’allegato XXVI del D.Lgs. 81/2008.

 

 

Qualità: pubblicata la nuova edizione della norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015

In contemporanea con ISO - International Organization for Standardization, UNI ha pubblicato la norma UNI EN ISO 9001:2015 rendendola immediatamente disponibile anche in lingua italiana.

ISO ha pubblicato congiuntamente anche la nuova ISO 9000:2015 sulla terminologia (Fondamenti e vocabolario dei sistemi di gestione per la qualità), a breve disponibile anche in lingua italiana.

La norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015, che ritira e sostituisce la UNI EN ISO 9001:2008, specifica i requisiti di un sistema di gestione per la qualità quando un’organizzazione:

1. ha l’esigenza di dimostrare la propria capacità di fornire con regolarità prodotti o servizi che soddisfano i requisiti del cliente e i requisiti cogenti applicabili; e
2. mira ad accrescere la soddisfazione del cliente tramite l'applicazione efficace del sistema, compresi i processi per migliorare il sistema stesso e assicurare la conformità ai requisiti del cliente e ai requisiti cogenti applicabili.

Tutti i requisiti sono di carattere generale e previsti per essere applicabili a tutte le organizzazioni, indipendentemente da tipo o dimensione, o dai prodotti forniti e servizi erogati.

 

Principali innovazioni apportate dalla ISO 9001:2015

In primo luogo la conformità all’HLS, ossia la nuova struttura comune di alto livello elaborata da ISO che si applica a tutte le norme di sistemi di gestione, che definisce appunto una terminologia e una struttura di base per tutti i sistemi di gestione presenti e futuri, un nuovo “DNA” che, nelle intenzioni di ISO, dovrebbe assicurare una maggiore uniformità e inter-compatibilità tra i sistemi stessi.

In complementarità a tale inedito “patrimonio genetico” si delineano, in estrema sintesi, i seguenti nuovi concetti fondamentali:

  • Contesto dell’organizzazione e parti interessate: all’organizzazione è richiesto di analizzare il contesto, in termini di fattori esterni e interni (per esempio di tipo tecnologico, sociale, culturale, ecc.) che sono rilevanti per le sue finalità e il suo sistema di gestione, così come di identificare le parti interessate e relativi requisiti. Il cliente rimane comunque la principale parte interessata, ma l’organizzazione deve tener conto di detti fattori e requisiti nella definizione del “perimetro” del proprio sistema di gestione per la qualità e, più in generale, nell’attuazione dello stesso, per quanto pertinente.
  • Risk-based thinking: in fase di pianificazione del sistema, l’organizzazione deve essere in grado di definire e prevedere l’attuazione di azioni per gestire i rischi e cogliere le opportunità nell’ambito dei processi del sistema di gestione per la qualità, nonché nella gestione delle relativa documentazione. Il risk-based thinking si configura quindi come uno strumento gestionale preventivo e trasversale, da integrarsi con il consolidato approccio per processi.
  • Informazioni documentate: è un concetto generale e pervasivo che comprende tutte le consolidate forme di evidenze documentali relative al sistema di gestione (registrazione, procedura documentata, manuale, ecc.) e che si ricollega alla volontà di ridurre l’onere prescrittivo e documentale della norma, nella logica di una sua maggiore flessibilità. Il concetto di informazione documentata sottende una responsabilizzazione dell’organizzazione nelle scelte inerenti alla documentazione da produrre e mantenere, che deve essere funzionale alle sue reali esigenze.

In virtù del potenziale innovativo della nuova norma, il ciclo di vita previsto da ISO è di 10 anni (orizzonte 2015-2025), mentre il periodo di transizione stabilito da IAF per l’adeguamento ai nuovi requisiti ai fini della certificazione di conformità è pari 3 anni a partire dalla data di pubblicazione della norma.

Per i propri Organismi, ACCREDIA ha elaborato una serie di disposizioni per gestire la transizione degli accreditamenti rilasciati nello schema Qualità e delle certificazioni di sistema di gestione emesse dagli stessi soggetti accreditati.

 

TRANSIZIONE DELLE CERTIFICAZIONI ACCREDITATE DA ISO 9001:2008 A ISO 9001:2015

Nuove certificazioni e rinnovi

Fino a 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 9001, saranno valide le nuove certificazioni e i rinnovi emessi a fronte di entrambe le edizioni della norma ISO 9001, sia 2008 che 2015. La data di scadenza delle certificazioni ISO 9001:2008 emesse durante il periodo transitorio di 3 anni dovrà però corrispondere alla fine di tale periodo.

Revoche delle certificazioni

A 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 9001 - cesseranno di valere - e saranno contestualmente revocate - le certificazioni rilasciate a fronte della ISO 9001:2008.

 

Fonte: UNI- Accredia

 

Entra in vigore il nuovo certificato energetico per le case

Partiranno ufficialmente da oggi 1 ottobre 2015 le novità per il certificato APE, l’ Attestato di Prestazione Energetica che, come previsto dal decreto “Energia”, da due anni ha rimpiazzato il vecchio ACE (Attestato di Certificazione Energetica). Ad imporre i nuovi criteri e requisiti per l’APE sono i tre decreti attuativi pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 16 luglio 2015 che hanno appunto introdotto le disposizione tecniche per l’introduzione del nuovo APE. Lo scopo della riforma è quello di superare frammentazioni locali e geografiche in nome di una normativa più omogenea e uniforme. Il nuovo certificato infatti è valido a livello nazionale.

Inoltre la nuova normativa vuole aggiornare le disposizioni italiane in materia uniformandole a quelle europee.

Nuovo APE: requisiti

Dal nuovo APE dovrà emergere la quantità di energia consumata da un immobile nell’arco di un anno solare, attraverso metodi di calcolo aggiornati per rendere più facile il paragone tra diverse unità immobiliari.

Sulla base dei risultati ottenuti sarà possibile suddividere gli immobili nelle diverse classi energetiche che saranno in totale dieci (e non più sette), dalla A4, che è la migliore, alla G. I dati che dovrà contenere il nuovo APE sono: gli indici di energia primaria totale e rinnovabile, la classe energetica calcolata secondo l’indice di prestazione globale EPgl, la qualità energetica del fabbricato risultante dagli indici di prestazione termica e utile per la climatizzazione invernale ed estiva, i requisiti minimi di efficienza energetica, le emissioni di CO2 e energia esportata.

Inoltre, nel nuovo APE dovranno essere citate le proposte consigliate per ottimizzare l’efficienza energetica dell’edificio, facendo distinzione tra le ristrutturazioni importanti e gli interventi di semplice riqualificazione energetica, oltre alle informazioni sugli incentivi economici per realizzarli.

 

APE, quando è obbligatorio

Quando si deve produrre e allegare l’APE? Da questo punto di vista il riferimento legislativo resta quello all’articolo 6 del decreto legislativo 192/2005. Mentre l’ACE era necessario solo in caso di vendita dell’immobile, l’APE viene richiesto in tutte le ipotesi di trasferimento di immobili a titolo gratuito o di nuova locazione di edifici. In caso di locazione con cedolare secca va specificato nel contratto che l’inquilino ha visionato ed è provvisto di copia della documentazione APE dell’immobile. L’attestato APE, qualora non intervengano prima interventi di modifica che incidono sui consumi energetici, ha durata di dieci anni a decorrere dalla data di rilascio. Va da sé che sussiste l’onere di aggiornare l’APE ogni qualvolta si effettuino interventi di ristrutturazione o di riqualificazione su elementi edilizi o impianti termici idonei a modificare la classe energetica. A rilasciare l’APE sono i professionisti abilitati ex regolamento 75/2013.

 

APE su Groupon e annunci di vendita immobiliare: nuove regole e sanzioni

Le novità sull’APE non finiscono qui. Negli allegati del decreto sopra citato viene riportato un template di annuncio di vendita o di locazione dell’immobile con la specificazione di tutti i dati da inserire obbligatoriamente. Vengono inoltre specificati i criteri di controllo della qualità del servizio di certificazione energetica e le istruzioni per la raccolta dei dati attraverso il nuovo sistema informativo SIAPE. Questo serve a contrastare la diffusione di annunci per APE a prezzi scontati online senza neppure il sopralluogo dell’immobile. Ricordiamo che in caso di trasgressione delle suddette regole sono previste sanzioni economiche:

  • una sanzione per il certificatore da 700 e 4.200 euro per APE non corretto;
  • una sanzione a carico del direttore dei lavori da 1.000 a 6.000 euro in caso di omessa presentazione dell’APE al Comune;
  • una sanzione che grava sul costruttore o sul proprietario da 3.000 a 18.000 euro in caso di mancata redazione dell’APE per edifici nuovi, ristrutturati, messi in vendita o in locazione.

 

 

Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro:edizione settembre 2015

Disponibile on line il testo coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con tutte le disposizioni integrative e correttive.

Novità in questa versione:

  • Corretto l’importo massimo previsto per l’ammenda all’art. 284 comma 1;
  • Inseriti gli interpelli dal n. 26 al n. 28 del 31/12/2014, le precisazioni all’interpello n. 20/2014 del 31/12/2014, e gli interpelli dal n. 1 al n. 5 del 23 e 24/06/2015;
  • Inserite le circolari n. 34 del 23/12/2014, n. 35 del 24/12/2014, n. 3 del 13/02/2015, n. 5 del 3/03/2015 e n. 22 del 29/07/2015;
  • Inserito il decreto interministeriale n. 201 del 18 novembre 2014, recante norme per l'applicazione, nell'ambito dell'amministrazione della giustizia, delle disposizioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro (avviso pubblicato nella G.U. n. 15 del 20 gennaio 2015);
  • Abrogazione del comma 5 dell’art. 3, ai sensi dell’art. 55, comma 1, lettera e), del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 (SO n.34 alla G.U. 24/06/2015, n.144, in vigore dal 25/06/2015);
  • Modifica dell’art. 88, comma 2, lettera g-bis), ai sensi dell'art. 16, comma 1, della legge 29 luglio 2015, n. 115 (G.U. 03/08/2015, n.178, in vigore dal 18/08/2015);
  • Inserite le modifiche agli artt. 3, 5, 6, 12, 14, 28, 29, 34, 53, 55, 69, 73-bis (nuovo articolo), 87, 98 e 190, introdotte dal d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151 recante “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183” (G.U. n. 221 del 23/09/2015 - S.O. n. 53, in vigore dal 24/09/2015).

 

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

 

Gestione ambientale: pubblicata la nuova ISO 14001:2015

L'ISO- International Organization for Standardization- ha pubblicato, lo scorso 15 settembre, la nuova versione 2015 della norma ISO 14001 "Environmental management systems - Requirements with guidance for use" che sostituisce la ISO 14001:2004.

E' dunque conclusa la fase di revisione e lo standard, disponibile in lingua inglese, è stato condiviso con gli enti di normazione nazionali. 

La versione rinnovata, spiega l'ISO intende mantenere il primato che ha guadagnato sul mercato e risponde alle ultime richieste del Mercato quali ad esempio, il crescente riconoscimento delle imprese, della valutazione di elementi interni ed esterni sulla cui base valutare l'impatto ambientale, tra i quali non può escludersi la volatilità del clima.

Ulteriori miglioramenti previsti dalla Norma sono:

  • Responsabilità della direzione. Più rilevante coinvolgimento della leadership.
  • Adeguatezza strategica. Maggiore allineamento con la vostra direzione strategica.
  • Protezione dell'ambiente. Iniziative proattive e miglioramento della performance ambientale.
  • Comunicazione efficace. Guida attraverso una strategia di comunicazione.
  • Approccio al ciclo di vita. Prendere in considerazione tutti gli stadi dallo sviluppo al fine vita.

Periodo transitorio

Per l'entrata in vigore, IAF - International Accreditation Forum - ha fissato un periodo transitorio di 3 anni dalla pubblicazione, come deciso dall'Assemblea Generale nel corso dei meetings di Vancouver di ottobre 2014 (IAF  Resolution 2014 -11). Per supportare tutte le parti interessate nel processo di transizione alla nuova norma, IAF ha pubblicato il documento informativo IAF ID 10:2015 "Transition Planning Guidance for ISO 14001:2015" che si riporta in allegato.

Per i propri Organismi, Accredia ha elaborato una serie di disposizioni - che si riportano nell'allegato "Circolare DC N° 13/2015" - per gestire la transizione degli accreditamenti rilasciati nello schema Ambiente e delle certificazioni di sistema di gestione emesse dagli stessi soggetti accreditati.

 

CERTIFICAZIONI ACCREDITATE

Nuove certificazioni e rinnovi

Per i 3 anni successivi alla data di pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 14001, saranno valide le nuove certificazioni e i rinnovi emessi a fronte della ISO 14001 sia 2004 che 2015.

La data di scadenza delle certificazioni ISO 14001:2004 emesse durante il periodo transitorio di 3 anni dovrà però corrispondere alla fine di tale periodo.

Revoche delle certificazioni

Dopo 3 anni dalla pubblicazione della nuova edizione 2015 della ISO 14001, cesseranno di valere - e saranno contestualmente revocate - le certificazioni rilasciate a fronte della ISO 14001:2004.

 

Si consiglia alle Organizzazioni di iniziare a pianificare la transizione e di cominciare a comprendere il significato dei cambiamenti che avranno delle implicazioni sulle Aziende e sui relativi sistemi di gestione.

I SERVIZI OFFERTI

Lo Studio, mediante verifiche preventive:

  • può assistervi per pianificare una transizione alla nuova revisione dello standard
  • può fornirvi le competenze necessarie per aggiornare i vostri sistemi gestionali ed integrarli in base alla nuova struttura delle norme
  • può condurre una Gap Analysis per aiutarvi a identificare le aree di maggiore debolezza in riferimento ai nuovi requisiti di norma
  • può aiutarvi ad identificare eventuali criticità prima della verifica formale di transizione alla nuova edizione della norma
  • può effettuare per vostro conto gli audit interni rispetto al nuovo standard, anche a scopo di formazione dei vostri addetti al sistema gestionale.
 

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Contatti

Ing. Maria Teresa Spinnato
viale Cefalù, 42/A
Campofelice di Roccella (PA)
fax: (+39) 0921/761117
cell: (+39) 333/1526422

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