Spetta al datore fornire e pulire gli indumenti di lavoro

È il datore di lavoro che deve provvedere a fornire e, periodicamente, a lavare gli indumenti da lavoro dei propri dipendenti o, diversamente, a indennizzarli per le spese sostenute a tale scopo. Diversamente, scatta il risarcimento danni a carico dell’azienda. È quanto emerge da una sentenza della Cassazione pubblicata il 28 aprile 2015 [1].

 

Secondo i giudici supremi, ricade sul datore, e non sul lavoratore, l’obbligo di garantire l’efficienza degli equipaggiamenti in dotazione (per es. i dispositivi di protezione individuale) [2]: un obbligo che sussiste non solo per quanto riguarda la prima consegna del suddetto vestiario, ma anche per l’intero periodo di esecuzione della prestazione lavorativa. Viene così definitivamente riconosciuto, a carico del datore, il dovere di provvedere alla fornitura emanutenzione periodica, compreso il lavaggio, degli indumenti. Se l’azienda è inadempiente i lavoratori possono ricorrere al giudice e chiedere, in tale sede, di essere risarciti nei danni per le spese sostenute, l’attività e il tempo impiegati.

 

La conseguenza è che, “essendo il lavaggio indispensabile per mantenere gli indumenti in stato di efficienza, esso non può non essere a carico del datore di lavoro” essendo quest’ultimo l’effettivo destinatario delle norme di legge [2] che impongono di dotare i dipendenti di idonei equipaggiamenti.

Fonte : http://www.laleggepertutti.it/

[1] Cass. sent. n. 8585/15 del 28.04.2015.

[2] A norma dell’art. 379 del Dpr. n. 457/55 fino alla data di entrata in vigore del Dlgs. n. 626/94 e ai sensi degli artt. 40, 43, commi terzo e quarto, di tale decreto.

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Ing. Maria Teresa Spinnato
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